Riceviamo e ripubblichiamo questa lettera intrisa di amore e passione verso la nostra amata Nocerina:
“Cara Nocerina,
è un’umile tifosa a scriverti e lo fa per esprimerti il suo grande amore per te.
Nasco, per una serie di eventi e circostanze, ad Avellino, a diversi chilometri dalla Città a cui mi sento appartenere e di cui mi sento figlia.
Sono nata in una Città molto bella, ma non mia, dato che io sono una figlia innamorata della sua Nocera Superiore e tu, sei l’unico vero anello di congiunzione tra la Città in cui (da sempre) hai sede e la Città da cui provengo, seppur politicamente e socialmente divise dal 1851.
Tu sei di tutti i Nocerini, anche dei fuorisede, degli stranieri che si sentono molossi e di chi adesso vive all’estero ma col cuore è sempre qui, a tifare per te.
Nonostante poi quando non vinci, e lo Stadio si svuota, ti sento soltanto mia.
Nocerina cara, è dal 1910 che ci accendi i cuori e decidi lo scoccar delle giornate, scandendone il mood.
Io c’ero per te in C2, in C1, in Lega Pro, in serie B, quando fallimmo (fallisti tu e fallii anche io con te) e fummo costretti a cambiare nome, rinunciando un po’ alla nostra storia.
C’ero quando sei rinata, come l’Araba Fenice e quando, “in faccia ai maligni e ai superbi“, hai raggiunto la promozione in D, riprendendo il nome che tanto fa tremare le gambe.
Oramai sono anni che viviamo tra i Dilettanti, ma ciò non è e non sarà mai un deterrente alla mia, alla nostra passione.
Cara Nocerina, mi ubriachi e mi corteggi, mi baci, mi accarezzi e qualche volta mi schiaffeggi pure, ma senza di te non sarei la stessa.
Hasta La Muerte.
Emanuela Vicidomini”
Ovviamente mi accodo a tali parole, le quali rappresentano quasi completamente il mio pensiero.