Si sa, una frase, una dichiarazione o semplicemente una parola può far male. Chi viene ferito spesso reagisce, si incazza, alza la voce o semplicemente cerca spiegazioni o le da se è nel torto.
È inutile fare altri esempi o girarci intorno: ieri se ne sono dette di parole, di fatti. L’oramai ex Ds Righi nella sua intervista ad un noto sito sportivo nazionale prima e poi nelle due trasmissioni rossonere ha parlato di accordi e promesse non mantenute, di date ed eventi prima e fatto nomi poi. Parole dure da digerire per chi ama il bicolore, i social sono letteralmente impazziti nel bene e nel male e da quasi 24 ore non si parla d’altro a Nocera. Perché allora dopo quasi una giornata i diretti interessati non hanno mosso un dito né detto una parola? La parte offesa perché non si è difesa? Quantomeno ci si sarebbe aspettato un intervento per difendere l’onore della Nocerina e della nocerinità che attualmente (e ci tengo a sottolineare attualmente) rappresentano, per dare certezze ad una piazza che mai come ora ne ha ancora più bisogno. Al di là di comunicati che a volte dicono tutto e non dicono niente. Ci auguriamo con tutto il cuore di essere subito smentiti. È brutto dire, e non lo vogliamo nemmeno pensare che chi tace acconsente.. Le chiacchiere sono state fin troppe in questi anni, sarebbero bastate poche semplici parole, quelle che servirebbero. Non di più, non di meno. Perché spesso le parole non dette fanno male, ancora più di quelle dette.