Il declino del Costa d’Amalfi: da sogno a delusione in pochi mesi
Appena quattro mesi fa, il Costa d’Amalfi trionfava tra le mura dello stadio comunale di Maiori, conquistando la tanto ambita Serie D. Una vittoria storica, il 2-1 nel match di ritorno dello spareggio contro il Bisceglie, aveva suggellato un cammino incredibile nei playoff nazionali del campionato di Eccellenza. Il successo aveva acceso l’entusiasmo di tutta la comunità, facendo crescere la speranza di un futuro radioso per il club, sostenuto da un progetto ambizioso che sembrava destinato a crescere.
Oggi, però, quello stesso entusiasmo si è affievolito. Il cammino in Serie D si è rivelato ben più arduo del previsto, con il Costa d’Amalfi che ha già incassato la sua quarta sconfitta stagionale, l’ultima contro il Nardò. Ancora più allarmante, il numero di tifosi sugli spalti è drasticamente calato, al punto che per la nuova stagione è stato sottoscritto un solo abbonamento. Uno scenario surreale per una squadra che avrebbe dovuto rappresentare un intero territorio, e che si ritrova a fare i conti con una partecipazione del pubblico quasi inesistente.
Il progetto del Costa d’Amalfi, rinnovato e ampliato a partire dalla scorsa stagione, era nato con l’intento di unire 14 comuni della Costiera Amalfitana sotto un’unica bandiera calcistica. Un’idea affascinante, che nelle intenzioni del presidente Nicola Savino doveva andare oltre i semplici nomi scritti sulla maglia: doveva essere una fusione vera, alimentata dalla partecipazione attiva di tutta la comunità, sia dentro che fuori dal campo.
Ma la realtà attuale racconta una storia diversa. Lo stesso Savino, dopo l’ultima sconfitta casalinga, ha espresso il suo disappunto: «C’era un silenzio assordante, sembrava di giocare in Terza Categoria. Rappresentiamo l’unione di quattordici comuni che non dovrebbero essere soltanto dei nomi impressi sulla nostra maglia. L’anno scorso c’erano entusiasmo e passione e nel nostro piccolo campo di Maiori abbiamo avuto tutte le domeniche i nostri tifosi. A differenza di domenica».
La riflessione del presidente evidenzia un problema di fondo: la mancanza di supporto da parte della comunità, che sembra aver perso fiducia nel progetto, nonostante i traguardi raggiunti in tempi recenti. Se da un lato le difficoltà sul campo sono evidenti, dall’altro emerge un deficit di coinvolgimento, che rischia di compromettere non solo i risultati sportivi, ma anche l’identità stessa di una squadra nata per rappresentare un intero territorio.
Il Costa d’Amalfi ha ancora tempo per invertire la rotta, ma sarà fondamentale risvegliare l’interesse e la passione di una tifoseria che, al momento, sembra distante e disillusa.