Alcune favole, spesso inflazionate dalla matrice di casa Disney, iniziano con “C’era una volta…” ma questa qui è un po’ diversa: questa favola inizia con un 3 a 1 casalingo in Coppa Italia e prosegue senza nessuna sconfitta (fino all’uscita di Ischia finora e si spera fino alla fine) e con soli due punti lasciati per strada a causa di una scellerata sfortuna e nient’altro, che costrinse i Molossi ad uno scontro senza reti in quel del San Fancesco.
Questa, però, gli altri cliché delle favole li rispetta: i nemici che si frappongono tra il protagonista ed il suo lieto fine, gli incidenti di percorso, le peripezie e, seppur mancano qui le streghe, gli elfi e forse la morale finale, abbiamo tutto al posto giusto, cornice inclusa.
È, infatti, dalla stagione 2010/2011, anno in cui la Nocerina di Auteri e Citarella distrusse il campionato di C per approdare in B, che non vediamo i rossoneri così tanto in tiro e con un andare così prepotente, filosoficamente parlando.
Passo dopo passo, infatti, stiamo scrivendo una pagina di storia, una pagina nuova di storia, dove finalmente, dopo 10 anni e più di purgatorio dantesco, riusciamo a superare, si spera, il limbo che ci separa da un agognato Paradiso e a scrivere, finalmente un lieto fine per due popoli, due città, 80 mila cuori, accomunati da quel pallone, quello stadio, quei colori, quella maglia rossonera a righe verticali, sospinta con canti e grida fino in rete, fino al 90esimo ed oltre, per ogni gara, amichevoli incluse.
A posteriori, però, il lieto fine è vincere ogni domenica e la morale di questa impropria favola è che i Nocerini non perdono mai, neanche quando il campo da gioco non è d’accordo e dice il contrario.
Domenica però tocca a noi… Riempiamo il San Francesco e sosteniamo i molossi per riportare le Due Nocera lì dove meritano di stare, finalmente!
Felice Vicidomini