GERBAUDO E’ DA CLONAZIONE, MA FERRARI E’ UN TORERO: GLI ON FIRE DI ACERRANA – NOCERINA.
Sul sintetico dell’impianto sportivo “Arcoleo” di Acerra è andata in scena la decima giornata del girone H di serie D. I Molossi di Novelli hanno affrontato i Tori granata dell’Acerrana imponendosi con un sorprendente 2-3 in rimonta.
Sotto di due gol, i Rossoneri non hanno perso la bussola complice anche la superiorità numerica che ha costretto i padroni di casa ridisegnarsi con un ordinato 4 – 4 – 1, e sotto di due gol hanno iniziato a tessere la propria tela di gioco rimontando e sbancando il difficile fortino napoletano.
I gol di D’Agostino su rigore, Gerbaudo e Ferrari consentono alla Nocerina di mantenere il primato in classifica a distanza invariata e apparentemente rassicurante dalla seconda in classifica e addirittura registrare un +7 sulla Virtus Francavilla che è caduta in casa del Martina prossimo avversario proprio dei Rossoneri.
Gli on fire della partita sono certamente loro:
GERBAUDO: Tuttocampista, concentrato, onnipresente, determinante. Insomma il “Gerba” è da clonare. Da rivedere il suo gesto tecnico con annessa rasoiata che non lascia scampo al portiere di granata per il momentaneo pareggio prima del sorpasso definitivo. A centrocampo la sua presenza è imprescindibile per mister Novelli e la Nocerina.
FERRARI: Quando vede il granata, o meglio quando vede un toro lo prende per le corna. Già contro il Nardò (altro toro del girone) è stato devastante siglando il definitivo 1-3, ripete le gesta contro gli avversari napoletani facendo ammattire, nello specifico, gli spigolosi centrali di difesa che nulla hanno potuto dal punto di vista fisico del bomber Rossonero. Calciatore di assoluto valore ed attaccante di razza per la categoria.
NOVELLI: la propria panchina costeggiava la rete divisoria degli spalti del settore di casa, subendo una abnorme quantità costante di insulti, in particolare qualche tifoso esortava il trainer Rossonero a ridisegnare l’assetto tattico affinchè la Nocerina “giocasse a calcio”. Consiglio “recepito” alla lettera, tant’è che gli son bastati 20’ minuti per ridisegnare la sua Creatura e domare il Toro di casa. Scherzi a parte, ciò che è piaciuto maggiormente sono state le sue oneste riflessioni nel post gara, in cui ha ammesso che certi atteggiamenti dai propri uomini non sono tollerabili.
Rubrica a cura di Francesco Aufiero