Non tutti sono a conoscenza che l’allenatore della Nocerina è stato un calciatore dei molossi. Ebbene si, Raffaele Novelli nato a Salerno il 23 novembre, è stato calciatore rossonero in C2 nella stagione 1985-1986 con otto presenze in campionato.
Oggi è il compleanno di Raffaele Novelli e colgo l’occasione per porgere gli auguri. Per tale motivo ho voluto scrivere un articolo che illustra i meriti sportivi dell’attuale allenatore della Nocerina. Ho voluto scrivere un articolo che spieghi ai tifosi molossi chi è la persona Raffaele Novelli
Il trainer salernitano ha sempre cercato un rapporto umano e schietto con i tifosi delle squadre che ha allenato. Novelli è sempre stato convinto che la pianificazione, l’organizzazione e la scelta degli uomini fanno vincere i campionati.
Un esempio dell’importanza degli uomini per avere buoni risultati nei campionati è quello che gli è accaduto nel 2011 dove ha centrato la finale playoff con la Pro Patria. Alcuni di quei calciatori dormivano negli spogliatoi. Non prendevano stipendi per sette mesi, ma avevamo dei valori dentro che li hanno reso più forti di ogni avversità: è l’essere che ti fa arrivare in fondo alle cose.
Come ho scritto il trainer salernitano è un maniaco dell’organizzazione del club che deve partire dalla cura dei dettagli, di quelle piccole cose, a volte cose apparentemente umili, che fanno la differenza. Piccole cose, ma fatte bene.
Altra prerogativa che Novelli ha sempre preteso nelle proprie squadre è quello di poter contare su quei cinque o sei calciatori esperti. Con qualità umane, con spiccato senso di appartenenza e legame con la storia che rappresenta la maglia della squadra in cui giocano.
Novelli sicuramente non è uno “yes man”. Non lo sarà mai. Gli è capitato di restare fermo quando le cose non lo convincevano. E in quelle circostanze, senza rancore, restava a casa a guardare le partite degli altri per approfondire le sue conoscenze. Non è un allenatore a busta paga. Gli piace il calcio pulito, sano, quello fatto di valori veri. Da calciatore era di questa idea. Da allenatore l’ha rafforzata, tentando ogni giorno di tramettere questi principi. Nel calcio, quando non ti leghi a dei carri che fanno un certo tipo di calcio, ti precludi delle chance. Ma sta alle persone scegliere di non legarsi e Novelli ha fatto questa scelta. Magari si sa non legandosi a “un carro” si hanno molti meno soldi da portare a casa, ma si vivrà liberi. E posso garantire che essere libero rende felice.
Tutti questi valori hanno caratterizzato la vita di Raffaele Novelli e li ha portati con sé anche nel calcio. Ecco si può proprio dire che quel giovane calciatore della Nocerina degli anni ottanta è diventato un maturo uomo che vive nel mondo del calcio.