Vince chi molla è una frase che letta con superficialità provoca una profonda orticaria ai neuroni degli sportivi tenaci. Soprattutto per chi è cresciuto con lo slogan non mollare mai, diventata una credenza socio-culturale installata a livello subinconscio, in compagnia di altre credenze più o meno funzionali alla causa.
Se stai iniziando ad aggrottare le sopracciglia in segno di disapprovazione, o a grattarti dal prurito suscitato dalla sopracitata orticaria, potrebbe esserti utile rischiare di rimettere in discussione questa credenza guardandola da un altro punto di vista e dando spazio a una nuova riflessione.
Ecco chi ha messo in discussione la frase Vince chi molla è stato Luciano Pignatta. Lui ha trasformato questa frase in Boia chi molla. Chi si ricorda di Luciano Pignatta? Era la stagione agonistica 2009-2010 e il presidente della Nocerina era Giovanni Citarella e la formazione rossonera viene ammessa alla Lega Pro Seconda Divisione (ex Serie C2) al posto della rinunciataria Biellese. Uno degli attaccanti della formazione molossa di quella stagione, acquistato a Gennaio dalla Scafatese, era Luciano Pignatta.
Il calciatore argentino è nato il 5 dicembre 1980 a Rosario,oggi è il suo compleanno e gli poniamo i nostri auguri) con la formazione rossonera ha disputato undici partite realizzando due gol, precisamente nel pareggio interno (1-1) con il Prato e nella vittoria in campo esterno con la Carrarese (1-3) siglando il secondo gol rossonero con un gran colpo di testa.
Luciano Pignatta è conterraneo di Lionel Messi essendo nato a Rosario, ha iniziato nelle giovanili del Central Cordoba realizzando in tutto 105 presenze e 26 gol. Poi si sposta nel Paraguai nel Sol de America (20 presenze e 4 gol nella massima serie paraguaiana), e successivamente arriva in Italia vestendo la maglia dello Sporting Genzano, scendendo in campo 20 volte e realizzando 18 gol.
Dopo un anno passa al Potenza, ritorna al Genzano per poi trasferirsi al Bitonto e successivamente al Sapri, con cui segna 14 gol in 30 partite, venendo poi tesserato dalla Scafatese. A gennaio si trasferisce alla Nocerina dove disputa undici partite realizzando due gol.
Dalla stagione 2010-2011 fino al 2012 gioca nell’ Ebolitana, in serie D e successivamente in C2 , per scendere di nuovo in serie D con il Noto. La carriera del calciatore argentino è continuata militando nel Real Metapontino, Rende, Sorrento dove ha collezionato in due anni varie presenze e anche tanti gol.
Dal 2015 Pignatta si è trasferito a Bitonto per poi militare nell’Enna nella stagione 2019-2020. Ha continuato la propria carriera militando nel Cutro e nel Real Giuglionese in serie D. Proprio con la squadra molisano ha disputato contro il Campobasso dove ad osservarlo giocare non gli puoi dare più di trenta anni per le sue movenze sul campo e il recupero palla fino alla difesa, invece ne ha più di quaranta , tanti giovani dovrebbero prendere ad esempio. Proprio contro il Campobasso è stato il vero trascinatore del Real Guglionesi si è procurato il rigore, l’ha realizzato e poi ha cercato in tutti i modi di trascinare i suoi compagni ad un pari che avrebbe avuto il sapore della vittoria dimostrando davvero che il suo motto è “Boia chi molla”
Nella stagione 2023/2024 l’attaccante argentino, classe 1980 Luciano Pignatta, è tornato a giocare a calcio in Basilicata del Melfi. Pignatta grazie al suo amico e nuovo allenatore dei federiciani Mariano Astudillo ha accettato di rilanciare il Melfi in Promozione Lucana. Mentreper questa stagione calcistica Pignatta, sempre fautire del motto “Boia chi molla” ha firmato il contratto con l’ASD Malvito Calcio.