Senza dubbio uno degli attaccanti più stimati a Nocera, Olalekan Ibrahim Babatunde, approda in rossonero nell’autunno 2008, la sua prima stagione in rossonero è condita da 16 presenze e 7 gol, tra cui quello che regalò la semifinale nazionale ai molossi nel 4-1 rifilato al Gavorrano. “Baba” è rimasto in rossonero fino al 2009/2010 quando, infortunato, fu svincolato dalla Nocerina, dopo un lungo girovagare per l’Europa.
Babatunde con la maglia rossonera ha disputato due stagioni. La prima nella stagione 2008/2009 che è culminata con la vittoria dello spareggio a Rieti contro il Vico Equense. La seconda nella stagione successiva di C2 che è stata per lui costellata da continui infortuni. Il nigeriano era un attaccante dotato di grande potenza fisica e di una ottima progressione e poteva coprire tatticamente sia il ruolo di prima punta che quello di seconda punta.
L’attaccante nigeriano ha iniziato la propria carriera nelle giovanili del Parma che lo aveva prelevato dal suo paese a soli 15 anni, per poi girarlo al Piacenza dove era riuscito addirittura ad esordire in Serie A. A Piacenza giocava con Dario Hubner, allora era il più forte attaccante italiano, ma c’erano anche Di Francesco e altri giocatori importanti. Di sicuro l’esordio in A contro il Milan rimane indimenticabile, i rossoneri erano allenati da Ancelotti e c’erano fenomeni come Shevchenko, Rui Costa, Redondo e tutti gli altri.
Poi resta in serie B prima di iniziare un lungo giro per l’Europa e non solo. Babatunde va a in Belgio e poi a Malta dove conquista il premio come miglior giocatore straniero, quindi arriva anche l’occasione della vita. Babatunde farà un provino con il Galatasaray ma non andò bene, quindi passò all’Horsens in Danimarca.
Nel 2008 tornò in Italia alla Nocerina e con i rossoneri disputerà quarantacinque partite e dieci gol. Babatunde potè essere schierato in serie C2 nella sua seconda stagione rossonera perché in quel periodo potevano essere tesserati anche gli extracomunitari. Nella seconda stagione rossonera si infortunò e andò a giocare in Libano. Per poi Per poi tornare vicino alla sua casa nel milanese e dire sì al Saronno in Eccellenza. Negli anni successivi ha calcato i campi minori della Lombardia e del Veneto terminando la sua carriera calcistica nel Ravecchia
