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  • Sab. Gen 4th, 2025

AMARCORD ROSSONERO| Ranieri Bruno un esempio di professionalità

DiMichele Sessa

Gen 1, 2025
AMARCORD ROSSONERO| Ranieri Bruno un esempio di professionalità un calciatore con la maglia rosso nera che calcia il 1

Uno dei calciatori che ha dimostrato di tenerci alla Nocerina è stato sicuramente Bruno Ranieri. Il calciatore è nato a Torre Annunziata il 01.01.1962, quindi oggi è il suo compleanno, vanta quasi cinquecento presenze nei professionisti, con tre presenze in serie A con la maglia del Napoli e duecentoventi in serie B con le maglie di Reggina, Nocerina e Sambenedetese. Ha giocato anche con la Turris, Casertana e Cosenza.

Ranieri fu uno dei giovani che Chiappella volle in squadra ma che pagò a caro prezzo la successiva scelta di Ferlaino: Vinicio allenatore. Luis, puntò sui suoi giovani, La Palma in primis, ma anche su gente che qualche campionato in serie A lo aveva già fatto, si veda Braglia, su un veterano come Clerici e su un giovane emergente come Orlandini.

Ecco, al posto del mediano fiorentino ci poteva essere lui, Bruno Ranieri, ma il giocatore torrese pagò l’inesperienza dei suoi verdi anni. Che differenza con il mondo della musica! Mentre Massimo Ranieri spaccava, con la sua voce, il tubo catodico e trionfava, con “Venti anni” ( la sua età reale quando uscì il pezzo ), il ‘nostro’ Ranieri  faceva qualche comparsata nel Napoli con ottimi responsi della critica.

Il giocatore inizia la carriera da professionista nella Reggina in Serie B dove gioca ventuno partite in due anni. Nell’estate del 1972 il Napoli lo preleva dalla squadra dello stretto insieme alla meteora Merighi ed in cambio dà loro Umile e Andrea Esposito. L’affare forse non lo fa nessuna delle due società poiché l’anno dopo Merighi torna a Reggio e Umile riprende la strada di Fuorigrotta.

Il 19 novembre 1972 è il suo giorno, è la partita delle partite per i napoletani a battezzarlo. È la prima gara che Zoff gioca a Napoli da avversario ma per lui ci sarà una standing ovation, i tifosi lo amano ancora. Mai successo. Tra gli azzurri manca capitan Juliano, Chiappella sposta Esposito al suo posto, gli dà pieni poteri da regista ed in mediana mette lui, il ventenne Ranieri.

La prestazione del nuovo mediano fu positiva ma Chiappella non gli diede immediata fiducia. Lo considerava, lo voleva far crescere e lo tenne in allarme in almeno altre due occasioni. Prima della gara col Bologna, nel ritiro di Sassuolo, lo voleva su Bulgarelli e prima del match col Milan auspicava che francobollasse Rivera. In entrambe le occasioni, però, l’allenatore meneghino preferì stravolgere la formazione sacrificando in marcatura un terzino come Rimbano, forse solo più esperto di Ranieri, piuttosto che dare i registi avversari in pasto al giocatore di Torre Annunziata.

Invece nella successiva trasferta di Cagliari Chiappella lo portò in panchina e lo gettò in mischia al posto di Abbondanza a quindici minuti dalla fine. Il forcing finale  degli azzurri, però, non portò alcun risultato. I sardi vinsero uno a zero.

Anima, pedina insostituibile, anche centromediano metodista all’occorrenza, continuità di rendimento, un arraffatore di palloni, grossa personalità. Una volta, in un Palermo-Samb del 1983, giocò quasi tutta la partita con il naso fratturato. Questo e tanto altro ancora è stato Bruno Ranieri.

Il calciatore torrese ha vestito i colori rossoneri in due distinte stagioni. La prima stagione con la Nocerina per Ranieri è stato il 1978/1979 in serie B dove ha disputato ventuno partite.

Dopo l’esperienza con la Nocerina Ranieri è tornato nella sua città dove ora risiede, San Benedetto del Tronto, per giocare nella squadra locale, la Sambenedettese. Ha trascorso molte stagioni nella Serie B con questa squadra, dal 1981 al 1987. Durante questo periodo, Ranieri è diventato un punto di riferimento per la squadra e il capitano della Sambenedettese. Ha giocato un ruolo chiave nel raggiungimento di ottimi risultati sportivi.

Nonostante alcune esperienze con diverse squadre, Ranieri ha trovato grande successo nella Serie B. Il 16 marzo 1986, ha raggiunto il traguardo delle 200 partite giocate in questa prestigiosa competizione. Un risultato eccezionale che testimonia la sua enorme esperienza e la sua determinazione nel calcio.

Nella stagione 1987/1988 ecco il suo ritorno a Nocera, nell’amaro campionato terminato con la sconfitta nello spareggio di Cosenza contro il Catania che ha decretato l’avverarsi del fallimento e la conseguente scomparsa della formazione rossonera. Ranieri in quella stagione calcistica ha disputato ben trentaquattro partite segnando un gol nella vittoriosa partita casalinga contro la Torres (3-0).

Bruno Ranieri, con la sua dedizione e passione per il calcio, ha dimostrato il suo valore come giocatore negli anni e ha lasciato un’impronta indelebile nella squadra per cui ha giocato. La sua esperienza nel calcio italiano resterà sempre un punto di riferimento per i giovani calciatori e una testimonianza del duro lavoro, dell’impegno e del talento che sono necessari per raggiungere il successo nel mondo dello sport.

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