Dalla stagione 2025/2026 saranno applicate le modifiche agli articoli 103 e 117 del NOIF e vedranno modifiche dell’attuale regola sui prestiti, che scenderanno ad un solo anno di durata e non sarà possibile per alcun club superare il numero di otto operazioni a titolo temporaneo, ivi in entrata ivi in uscita, mentre quelle tra le stesse società non potranno essere più di tre.
Restano, però, invariate le condizioni per quanto riguarda il diritto d’opzione per la trasformazione da prestito a cessione definitiva. Il contratto del calciatore ceduto in prestito, per quanto riguarda la società che ne detiene i diritti di prestazione, dev’essere di una durata minima di tre stagioni sportive, oltre a quella in cui si trova in prestito.
Infine, è stato modificato l’articolo 117 delle NOIF che regolamento la risoluzione anticipata del prestito. Queste le opzioni in caso di risoluzione anticipata del prestito:
- Il calciatore può rientrare nella società cedente;
- La società cedente ha diritto al risarcimento danni, pari alla retribuzione dovuta per il periodo residuo del contratto originario. Le modifiche apportate dalla Figc rappresentano un tentativo di modernizzare il sistema dei trasferimenti nel calcio italiano, promuovendo una maggiore equità e una crescita sostenibile.
- L’introduzione di limiti ai prestiti e l’eccezione per i calciatori Under 23 sono misure volte a ridurre le interdipendenze tra le società e a valorizzare i settori giovanili.
- L’efficacia di queste nuove norme sarà verificata nel tempo, ma l’obiettivo dichiarato è quello di rendere il calcio italiano più competitivo e sostenibile
Le modifiche avverranno ufficialmente il giorno 1 Luglio 2025.
Felice Vicidomini
