Dopo i due stop, dati da due pareggi consecutivi, i Molossi cercano riscatto e tre punti per restare ancora in corsa e svegliarsi da questo piccolo “incubo” a tratti grottesco ed a tratti Burtoniano, qui al San Fancesco, qui dinnanzi alla propria gente, qui contro gli Isolani provenienti da Ischia.
NOCERINA: Wodzicki, Troest, Barone, Addessi, Gerbaudo, Vono, Faiello, Bottalico, Silvestri, Padalino, Marquez.
A disposizione: Agostino, Tempre, Giacinti, Provenzano, Carnevale, Lomasto, Fraraccio, Favetta, Felleca.
Allenatore: Salvatore Campilongo
ISCHIA: Rizzuto, Giacomarro, Mattera Gius., Chiariello, Vrdoljak, Onda, Errico, Mattera Giov., Talamo, D’Anna, Pisczeck.
A disposizione: Paduano, Patalano, Arcamone, Trofa, Colella, Buono, Pastore, De Siato, Castagna.
Allenatore: Antonio Fogliamanzillo
PRIMO TEMPO: Pronti, via e la Nocerina è subito arrembante, con una punizione dai 20 metri di Addessi, al minuto 3′, che scheggia la traversa, strozzando in gola l’urlo ai circa 2.500 supporters delle Due Nocera già pronti a degustare il vantaggio. È ancora la Nocerina, cinque minuti dopo, a rendersi insidiosa, con un’azione di contropiede, che però non trova un epilogo favorevole, nonostante l’ottimo tiro di Bottalico. Minuto 14 ed è un assolo della Nocerina, dominante sia nella forma che nella sostanza, che, con un Marquez incontenibile, prova il tap in che non s’insacca solo per via d’un miracolo di Rizzuto, il quale si gasa e mette in angolo. Nemmeno il tempo di respirare e, dal terzo corner per la Nocerina, Troest svetta di testa, ma ancora una volta Rizzuto para con un gesto felino, salvando i suoi. C’è solo la Nocerina fino al 18esimo minuto, seppur non riesce a concretizzare alcuna azione. Dopo 180 secondi, finalmente si fa vedere anche l’Ischia che con Psisczeck si immola verso l’area molossa, ma il polacco, che va a tu per tu con Wodzicki, si fa ipnotizzare da quest’ultimo, lasciando il risultato sullo 0 a 0. Dopo 10 giri completi di lancette è ancora l’Ischia pericolosa in avanti, con Talamo che, in area, tira potente, ma la palla sorvola di poco la porta difesa dai guantoni di Wodzicki. A poco più di un minuto dalla fine del primo tempo, è Talamo, l’ex di turno, a sfiorare il vantaggio per i gialloblù napoletani, ma la palla finisce sbilencamente dietro la porta nocerina. Non c’è davvero il tempo nemmeno di batter ciglio ed è subito la Nocerina a rendersi ancora pericolosa con Gerbaudo che, dagli sviluppi di un corner, spizzica di testa, ma trova per l’ennesima volta un Rizzuto, oggi in versione Benjamin Price. Finisce allora il primo tempo, ancora a reti nulle per entrambe le formazioni.
SECONDO TEMPO: La prima azione della ripresa arriva intorno al sesto minuto, con Addessi che piazza un cross in area, la palla carambola su un difensore ischitano e Rizzuto se la ritrova miracolosamente tra le mani. Poco più di altri sei minuti e, intorno al tredicesimo, una rete viene annullata alla Nocerina per presunto fuorigioco, in un’azione a dir poco convulsa, dove Marquez aveva insaccato. Minuto numero 20 e Felleca, dopo aver raccolto un buon passaggio, fa tutto bene in area, dove serve al centro Faiello, il quale, però, calcia così lentamente e debolmente da far risultare la sua conclusione un passaggio per Rizzuto, che ringrazia e fa sua la sfera. Al minuto 34, a 11 dalla fine, Felleca fa tutto bene e si incunea in area, dove viene messo giù, per l’arbitro non ci sono dubbi: CALCIO DI RIGORE! Dagli undici metri va proprio Felleca che insacca, calciando centrale, il momentaneo 1 a 0 per i padroni di casa. Finisce praticamente lì la partita, nonoste i 300 secondi di additional time. Nocerina 1 – Ischia 0
Gara a due fasi: primo tempo scoppiettante, promettente ed arrembante, con la prima ventina di minuti dominata dalla Nocerina, salvo poi deporre un po’ le armi, lasciando spazio e raggio d’azione ai gialloblù ischitani, mai davvero troppo pericolosi; quanto sconcertante è, però, la seconda frazione di gioco, caratterizzata da ritmi lenti, tempi dilatati e squadre pressochè abuliche, inette, a tratti affette da nichilismo. Partita decisa da chi ha retto meglio la noia dei secondi tre quarti d’ora, anzi, oserei dire, degli ultimi 15 minuti abbondanti. Vittoria meritata per la compagine molossa.
Felice Vicidomini
