In terra laziale, nel big match di giornata del girone G di serie D, i Molossi si impongono per una rete a zero contro un mai domo Ostia Mare, che reduce da due vittorie in altrettanti match, era lanciatissimo e motivatissimo a fare punteggio pieno anche contro i Rossoneri. La decide Uliano con un gol da cineteca a 10 minuti dal termine del primo tempo.
MIGLIORI
VENTUR – “IN”: Passato in sordina il suo acquisto durante il mercato estivo, il giovane estremo difensore risponde presente alle ostilità, sfoderando una prestazione di livello professionistico, chiudendo a doppia mandata la sua porta. Di lui se ne parla poco, meglio così, ma un plauso alla sua caparbia prestazione è doveroso e gli applausi dei tifosi se li merita tutti. C’è anche la sua firma in grassetto sui tre punti di ieri.
NON PASSA MANCO L’ARIA: due partite, due trasferte, zero gol subiti. Bisognava arrestare l’emorragia difensiva e mr. Esposito registra una difesa talmente granitica che gli avanti dell’Ostia Mare devono impostare il 90% degli attacchi per vie esterne o tentare la fortuna da fuori. Come anticipato, lì dietro manco l’aria passa più e speriamo che lo sia per molto e molto tempo ancora!
UFO ULIANO: Ma che gol ha fatto Uliano?
Ma che gol ha fatto Uliano?
Ma che gol ha fatto Uliano?
A mani basse il più bello di tutte la partite andate in scena ieri, e non mi riferisco solo al girone G.
PEGGIORI.
TROPPA SOFFERENZA: E’ vero, tutto sommato l’Ostia Mare ha creato più apprensione sul risultato di zero a zero che in situazione svantaggio, avendo collezionato una serie di occasioni che potevano far propendere il risultato a favore dei viola laziali, ma nonostante avessero il pallino del gioco (cosa normalissima quando sei sotto di uno a zero in casa durante un big match) difficilmente riuscivano a sfondare il muro rossonero.
Per carità, benedisco la vittoria ed i tre punti, ma se si potesse soffrire meno… se si potesse…
A PORTE CHIUSE PER CHI?
Con questa domanda, rimando alla visione delle immagini e chiedo nuovamente: La gara era a porte chiuse, ok, ma per chi?