In una cornice calda, composta esclusivamente da tifosi autoctoni pugliesi causa divieto ai campani, parte Nardò–Nocerina.
La gara si accende intorno al minuto 12′: la Nocerina si rende pericolosa con una punizione dal limite, che si conclude sul fondo dopo la spizzata aerea di Sparandeo. D’Agostino, meno di 90 secondi dopo la precedente azione già di marca rossonera, sfrutta un involontario assist arbitrale e tira a rete, ma la palla finisce di poco alta sulla traversa, lasciando, dunque, il risultato in parità. Al 30esimo giro sul cronometro, viene concesso e battuto un calcio d’angolo di D’Agostino sul quale si avventa Silvestri, ma De Luca neutralizza, compiendo un vero miracolo. Poco meno di 120 secondi e Provenzano batte un altro corner, questo perfetto, tanto che si insacca direttamente alle spalle del numero uno pugliese, portando in vantaggio i molossi, è dunque 1 a 0 quando siamo al minuto 32 del primo tempo.
Minuto 42′, D’Agostino, dall’out di sinistra, raccoglie un filtrante, stoppa e crea una traiettoria magistrale di sinistro, sigillando il risultato sul 2 a 0 per gli ospiti, con un vero e proprio eurogol per il numero 10 rossonero, che segna solo bei gol a quanto pare.
Parte la seconda frazione di gara, ma il primo squillo è ad opera dei padroni di casa al minuto 11, quando, dai 17 metri il granata Gassama si gira e tira, impegnando Wodzicki. Passano solo 120 secondi e ancora Gassama indirizza a rete un angolo dalla sinistra, costringendo Wodzicki al miracolo per difendere il clean sheet. Ancora Nardò che cresce tanto, costringendo la formazione delle Due Nocera a schiacciarsi nella propria trequarti per almeno 35 minuti, quando Padalino beffa il suo stesso estremo difensore, costringendo la Nocerina ad un finale non adatto ai deboli di cuore. Nel miglior momento dei pugliesi, però, l’appena entrato Ferrari, al minuto 87′, a tre minuti dal termine, sigla il definitivo 3 a 1 per i rossoneri di Piazzale Diaz, che dopo gli ulteriori 4 minuti di recupero, portano a casa i 3 punti, i primi in terra pugliese.
Felice Vicidomini
