I colori sociali del club sono il bianco e l’azzurro mentre il suo simbolo è rappresentato dal faso, un colombo selvatico simbolo della città di Fasano. I soprannomi più noti del club, sono il Faso e i Biancazzurri. Disputa le partite interne presso lo Stadio Vito Curlo (4.900 posti).
STORIA
L’Unione Sportiva Fasano nasce nel 1964. La promozione in Serie D arrivò nel 1972 con la vittoria della Prima Categoria. Alla fine degli anni ’70 diverse vicissitudini societarie si risolvono nel 1977 con l’arrivo alla presidenza di Franco Legrottaglie il quale, per la 1977-1978 allestisce una squadra per ambire alla promozione. La squadra, però delude parecchio, tanto che termina il campionato al sesto posto, la stessa sorte capiterà nelle annate successive allestendo squadre giovani. Si sfiora la promozione in Serie C nel1980-1981, terminando al deludente terzo posto; ma degna di nota è l’esplosione del talento di Alfonso Alampi che segna ben 23 gol.
Gli anni successivi sono turbolenti sia dal punto di vista societario che da quello tecnico, numerosi i cambi in panchina e alcune stagioni anonime fino alla promozione sfumata ancora nel 1985-86. La stagione 1987-88 segna l’ingresso del calcio fasanese in serie C2 dopo un campionato dominato: alla guida di quella squadra c’era Elia Greco trascinato dall’esplosione di Vittorio Insanguine capocannoniere dell’intera categoria (25 gol). La prima stagione in C2 si rivela deludente nonostante le enormi aspettative della vigilia. Per la stagione successiva torna Elia Greco a guidare la squadra; l’avvio è ottimo; dopo alti e bassi e aver sfiorato più volte la zona retrocessione, il Fasano, riesce a salvarsi.
GLI ANNI ’90
Nell’estate 1990 arrivano gli immancabili problemi economici, il presidente Di Biase smantella gran parte della rosa, integra tanti giovani locali e la stagione è deludente e nonostante il cambio in panchina non decolla e il Fasano retrocede. Per il Campionato Interregionale 1992-93 si allestisce una formazione economica per limitare le spese, guidata dal fasanese Peppino Palmisano. Il quarto posto finale è il trampolino di lancio per la prossima annata. Nasce l’Invincibile Fasano, la squadra che stravince il campionato 1992-93 con 52 punti, 54 gol e nessuna sconfitta. Gli anni successivi passano tra un cambio di società e l’altro, ma con la squadra pugliese che riesce sempre a mantenere la categoria puntando sui giovani della sua terra.
Nella stagione 1996-97 la squadra è fondata infatti interamente dai ragazzi della Beretti dell’anno precedente, gli unici innesti sono due bandiere fasanesi come Mazzarano e Insanguine che ritorna dopo 9 anni. Per la stagione successiva, la società allestisce una formazione che punta al salto di categoria (ad Insanguine viene affiancato Alvaro Zian, i due formeranno una delle coppie d’attacco migliori della stagione sportiva), accompagnata in campo ancora da mister Carrano. A suon di vittorie consecutive sin dalle prime giornate, il Faso fa capire subito chi è la squadra da battere, si vince il torneo con quattro giornate d’anticipo. I problemi veri e propri cominciano a maggio 2002, la nuova amministrazione comunale non sembra intenzionata a supportare il sodalizio calcistico, il tira e molla va avanti fino al 29 luglio quando scade il termine ultimo per l’iscrizione al campionato che decreta il conseguente il fallimento.
GLI ANNI 2000 FINO AD OGGI
Negli utlimi 20 anni la squadra pugliese ha lottato tra le categorie inferiori e tra un cambiamento societario e l’altro. La svolta arriva nell’estate 2012 quando viene fondata una nuova società, l’USD Città di Fasano che, grazie alle prestazioni dei fasanesi riesce in due anni a riconquistare il campionato di Promozione prima di cadere in una nuova crisi societaria nel 2016. Questa volta però il Fasano riparte fortissimo e riesce subito a riconquistare l’Eccellenza vincendo anche la Coppa Italia di Promozione Pugliese nella stagione 2016-17. In Eccellenza sarà solo di passaggio perchè l’anno successivo i fasanesi riconquistano la Serie D e non la lasceranno più.
LA STAGIONE IN CORSO
Nuovi problemi societari non si fanno attendere in casa biancazzurra, difatti la società avviserà i suoi tifosi attraverso un comunicato l’azzeramento di tutto l’organigramma societario per avviare una riforma ritenuta necessaria dopo gli errori commessi nel campionato precedente. Il 6 luglio 2024 la società comunicherà l’organigramma dirigenziale 2024/25. Le redini della squadra sono affidate ai presidenti sostenitori tutti alla pari. Il direttore sportivo è Mariano Antonio Fernandes, uomo di esperienza nel campo sportivo mentre l’allenatore scelto è l’esperto Gaetano Iannini che purtroppo non riesce a portare un Fasano ben costruito nelle zone alte e quindi viene esonerato. Al suo posto è appena arrivato mister Massimo Agovino che eredita una squadra con appena 9 punti in 12 giornate, con una sola vittoria e 6 gol all’attivo. Adesso sarà lui l’incaricato per far rendere al meglio una squadra ricca di talenti ed esperta ma sicuramente al momento non in fiducia.