Stefano Fabbri nato il 12 Dicembre 1956, quindi oggi è il suo compleanno, era un difensore centrale dotato di buona tecnica e buon colpitore di testa. Abile con entrambi i piedi era caratterizzato da un notevole senso tattico pur non essendo eccessivamente veloce. In campo si distingueva anche per la sua correttezza tanto che in quasi trent’anni di carriera agonistica può vantarsi dell’invidiabile record di non essere mai stato espulso.
Muove i primi passi nel mondo del calcio nelle file della squadra giovanile dell’U.S. Misano e già all’età di quindici anni esordisce in prima squadra agli ordini di mister Italo Castellani. L’anno successivo, nella stagione 1972-73, segue il suo maestro di calcio alla Vis Pesaro vincendo subito il campionato. Da segnalare il gol del pareggio segnato pochi minuti dopo l’esordio con la maglia della Vis. A Pesaro resta per tre stagioni diventando molto più che un giovane promettente. Si perfeziona nel ruolo di “libero” facendosi notare per le doti tecniche, tattiche e la notevole visione di gioco
Dopo una breve parentesi alla Spal, arriva finalmente l’esordio in serie C con la maglia del Riccione nella stagione 1975/76. Nello stesso anno arriva anche la convocazione al Centro Tecnico Federale di Coverciano con la nazionale di serie C di mister Guglielmo Giovannini.
A soli diciannove anni Stefano si conferma uno dei migliori “liberi” della categoria dirigendo la difesa con maestria e autorevolezza. Approda così in serie B acquistato dalla Spal che lo cede in prestito alla Nocerina per la stagione 1976/77. Il primo campionato al “sud” è anche una nuova esperienza di vita oltreché professionale. Con i molossi Fabbri totalizza venticinque presenze e segnando il gol decisivo nella partita casalinga con il Matera (il risultato finale fu di 2-1) Seguono quindi due stagioni al Città di Castello (dove conquista una promozione) ed una alla Pro Vasto.
Dalla stagione 1980/81 Stefano approda alla Vigor Senigallia. Nella città adriatica, il “libero” romagnolo trascorre cinque stagioni, entrando ben presto nel cuore dei tifosi, per la sua bravura e professionalità ed anche dei compagni di squadra che lo eleggono capitano della squadra.
Sono quelli di Senigallia gli anni della maturità sportiva nei quali Stefano si consacra definitivamente nel ruolo di “libero”. Pur realizzando poche reti si apprezzano notevolmente anche le incursioni offensive che danno respiro alla difesa e sostegno al reparto avanzato. A livello di squadra, dopo le prime due bellissime stagioni (nella prima arriva la promozione in serie C2, nella seconda si sfiora la C1 perdendo lo spareggio con la Mestrina), si va verso un calo di entusiasmo generale fino ad arrivare alla dichiarazione di fallimento del club. I giocatori sono tutti svincolati, ma Stefano realizza comunque un sogno: giocare nel Cattolica a due passi da casa.
Al Cattolica nel campionato interregionale pur disputando un’ottima stagione a livello individuale, arriva però la prima vera delusione sportiva: la retrocessione. Stefano passa così al Santarcangelo restando sempre ad lati livelli di rendimento e diventando giocatore d’esempio per i giovani per la notevole esperienza acquisita negli anni e per il suo comportamento dentro e fuori dal campo.
Anche la stampa esalta sempre di più queste caratteristiche tanto che gli viene prospettata una futura carriera da allenatore. Seguono poi altre stagioni al Cattolica, una al Lunano ed una al Cattabrighe. Il calcio però è per Stefano una vera e propria passione tanto da non riuscire a farne a meno.
Da professione si sta trasformando sempre più in divertimento e gioia nel praticarlo. Cambia anche il ruolo ricoperto in campo, non più “libero” ma centrocampista, ruolo in cui pur giocando in categorie inferiori, non sfigura affatto. Gli ultimi anni di carriera li trascorre prima nel Casinina, in cui assume anche il ruolo di allenatore oltreché di giocatore e poi nella sua Misano Adriatico dove inizia come allenatore della Juniores Regionale e degli Allievi Regionali. Non resiste però alla chiamata in prima squadra come giocatore, debuttando in eccellenza col Real Misano alla bellezza di 42 anni. In quasi trent’anni di carriera agonistica Fabbri colleziona 694 partite di campionato e 53 gol.