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  • Mer. Dic 25th, 2024

AMARCORD ROSSONERO| De Prà il calciatore scrittore che ha indossato la maglia della Nocerina

DiMichele Sessa

Dic 15, 2024
AMARCORD ROSSONERO| De Prà il calciatore scrittore che ha indossato la maglia della Nocerina AMARCORD ROSSONERO| De Prà il calciatore scrittore che ha indossato la maglia della Nocerina un calciatore con la maglia rosso nera che calcia il 1

Chi di voi ricorda Luca De Prà? Alla Nocerina, negli anni ottanta, fu secondo portiere per un anno, alle spalle di Torchia. Nato a Genova il 15 dicembre 1962, quindi oggi è il suo compleanno e cogliamo l’occasione per porre gli auguri Ora fa parte dello staff del Genoa preparatore dei portieri nelle giovanili del Genoa e vicepresidene APPORT per la nomina nel Consiglio delle qualifiche AIAC recentemente previsto nello statuto AIAC  Suo nonno fu portiere simbolo del Genoa e della Nazionale dei pionieri. Si chiamava Giovanni, un mito. Luca, per onorare il nonno, ha scritto un libro: Il destino nelle mani.

Ecco il nipote ex molosso: “Nonno Giovanni è stato uno dei precursori dei portieri di oggi. Lui mica stava in porta ad aspettare il pallone. Lui aggrediva l’area, usciva alto. In questo senso fu fondamentale l’esperienza avuta con Scott, il portiere del Liverpool.  Il collega inglese aveva già affinato questa nuova impostazione e si scambiarono suggerimenti. Il nonno inventò le barriere doppie, con due uomini a coprire il primo palo e due a coprire il secondo”.

Nel 1998 è uscito nelle sale cinematografiche un film anglo-americano magistralmente interpretato dall’attrice Gwineth Paltrow. La storia è articolata su due binari paralleli e si snoda su un evento che accade o non accade per una manciata di secondi.

Luca Da Prà ricorda il suo incidente capitato il 3 novembre 1987 che gli ha cambiato la vita. Era con un gruppo di amici a ricordare i tempi in cui era un calciatore professionista sono seduti su un muretto quando alle 23.50 un’auto guidata da un tossicodipendente ubriaco fradicio (verrà appurato dai carabinieri alcune ore dopo) piomba sul gruppo a velocità sostenuta senza dare neppure il tempo di rendersi conto di quanto stesse per accadere.
Il rumore richiama alle finestre i residenti, abituati al silenzio della zona, alcuni scendono in strada.
Nel frattempo il pirata ingrana la marcia e fugge via lasciando tracce evidenti del suo passaggio: una moto distrutta, molti ragazzi sotto shock, un portiere professionista sul selciato in una pozza di sangue.

La gamba sinistra è rimasta tra il paraurti dell’auto e il motore della moto, sotto il ginocchio i pantaloni sono squarciati, un pezzo di tibia fa capolino, guardando il piede si vede la suola, un piccolo getto rosso segnala che un’arteria è tranciata. Viene operato e i medici si augurano che tutto proceda. Sono giornate di paura e sgomento. Da Prà ricorda uno dei suoi incubi:

Lunedì 9 novembre 1987 ore 5,00

Volano pezzi di piombo a forma di disco, una bottiglia d’acqua va in frantumi, un disco rotola fino al corridoio, altri ricoverati si svegliano, il buio crea un’atmosfera paranormale. La caposala accende la luce, svelato il mistero:  avevo vissuto in sogno la normale domenica di campionato, partita Nocerina -Benevento, derby campano di serie C che ci stava regalando la vittoria per 1 a 0 e l’arbitro, con la mano alzata, aveva indicato 2 minuti di recupero.
Palla in mano, la metto a terra per far scorrere istanti preziosi, la riprendo, nessuno si smarca, il pubblico rossonero è pronto ad esplodere di gioia, le streghe fischiano di paura e rabbia, il direttore di gara porta il fischietto alla bocca, lancio la palla per il più lungo e potente tiro mancino e … sbammm! Peccato che abbia rinviato i pesi che tenevano in trazione il piede sinistro!

Ecco come la Nocerina rimane impressa nella memoria di un calciatore dopo averla indossata. Rimane nei ricordi e la si racconta in ogni momento anche quando la vita regala un tiro mancino.

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