Incompreso, ma forse l’aggettivo più indicato era ribelle, nel senso più positivo del termine come lo erano molti dei calciatori di talento di fine anni ’60, in un ruolo, quello dell’ala destra, del numero 7, che sembrava tagliato apposta per uomini così, da George Best a Gigi Meroni.
Incompreso, ma forse l’aggettivo più indicato era ribelle, è per indicare Franco Tomasin. Da giovane era calciatore nella stagione 69/70 ha vestito la maglia rossonera. Nella stagione rossonera Tomasin ha totalizzato 12 presenze e un gol siglando la seconda rete nella partita vittoriosa dei molossi in casa contro la Battipagliese per 4-3.
Spirito libero e poco incline ai compromessi, Tomasin, neppure al cospetto di allenatoriche ne apprezzavano le qualità tecniche. Molte volte entrava subito in contrasto con le società per cui giocava per un motivo solo all’apparenza banale: i capelli lunghi.
Si trasferì prima al sud, dove con la maglia della Nocerina fece conoscenza con campi molto più caldi (raccontò di lanci di pietre che accoglievano spesso e volentieri le squadre in trasferta), per poi tornare a Monfalcone per vestire la casacca neroverde del San Michele. L’ultima squadra che lo vide protagonista fu la Triestina Edile Adriatica, che salutò a 27 anni (era un classe 1948) per andarsene oltreoceano.
Il suo amore per il calcio
Il suo rapporto con il calcio non si interruppe mai, del resto il Brasile, si sa, è il paese del calcio, e per un appassionato come lui non mancavano le squadre da seguire, gli stadi da frequentare, e le persone da conoscere nel mondo del “futebol”. E di personaggi del futebol ne ha conosciuti molti, e di molto famosi, grazie al suo percorso lavorativo: dopo un inizio carriera da attore, in particolare da interprete di spot pubblicitari, Tomasin trovò la sua strada nel mondo della ristorazione, e il suo ristorante era frequentato anche da calciatori in una località come Sao Sebastiao che era un po’ la Portofino del litorale paulista. Ci andava Zico, tra gli altri, ma quello con cui legò di più, tanto da diventarne molto amico fu Raì, il fratello del mitico Socrates, meno leggendario ma protagonista in squadre importanti, bandiera del San Paolo e nazionale brasiliano.
La scomparsa prima di Natale 2023. Addio ribelle che hai giocato con la maglia rossonera